Il cammino di S. Cristoforo: un viaggio interiore | Pordenone With Love
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Il cammino di S. Cristoforo: un viaggio interiore

Un tragitto unico, per scoprire nuovi spazi in se stessi e le meraviglie del territorio, tra chiese, reliquie e capolavori d’arte e d’architettura.

Da soli o in compagnia, con il proprio cane, a cavallo, con l’asino o in bicicletta il Cammino di San Cristoforo è sicuramente un’esperienza che merita di essere vissuta: un percorso tra borghi storici, luoghi di culto e le bellezze del territorio, che d’autunno si accendono di colori e di magiche suggestioni.
Un’occasione per ritrovare se stessi, una sfida ai propri limiti fisici e psicologici, un modo diverso di vedere posti nuovi e suggestivi, un modo avventuroso di viaggiare e vedere posti nuovi, la riscoperta del proprio corpo... queste sono le principali motivazioni che spingono le persone a intraprendere un cammino. 
Il più famoso al mondo è probabilmente il Cammino di Santiago che alle origini era un cammino spirituale intrapreso per chiedere la grazia, per espiare delle colpe (ottenere appunto la Compostela, cioè la certificazione dell’avvenuto pellegrinaggio), mentre oggi a questa ricerca di spiritualità ed espiazione si sono affiancate motivazioni di carattere più sportivo-culturale.
Quello di Santiago non è però l’unico cammino e la provincia di Pordenone, tra il Tagliamento e il Piave, ospita per l’appunto il Cammino di San Cristoforo, dedicato al protettore dei viaggiatori: 450 km di paesaggi incontaminati e museo all’aria aperta. Questo percorso, piuttosto semplice ma impegnativo per la resistenza fisica, che si estende anche in Veneto sino al bellunese, attraversa luoghi di culto, antichi borghi e paesaggi suggestivi che hanno sempre un effetto catartico sullo spirito. Un viaggio interiore, non necessariamente spirituale, e allo stesso tempo culturale diviso in 6 macro tappe che ogni “pellegrino” può gestirsi però in completa autonomia rispettando i propri ritmi, inclinazioni e curiosità, con eventuali sotto tappe e deviazioni.

Tappa 1: Stevenà – Aviano: 34.6 km
Si parte da Stevenà, al confine con il Veneto per proseguire verso Aviano passando per Palù del Livenza, uno dei più antichi siti palafitticoli del paleolitico, Patrimonio Unesco, e per il Parco Rurale Naturalistico di San Floriano, 35 ettari di animali al pascolo, frutteti, ottimo cibo e iniziative ludiche e didattiche. In questa prima tappa incontreremo anche la chiesa Santuario della Madonna del Persego, il Castello di Caneva, il Castello di Polcenigo (Polcenigo è iscritto nella lista dei borghi più belli d’Italia) e l’antico borgo “Castello d’Aviano” con le sue tre chiese e il panorama. Ad Aviano merita riservare un po’ del proprio tempo per una visita al Duomo dedicato a San Zenone.

Tappa 2: Aviano – Maniago: 35.3 km
Da Aviano il percorso a tratti panoramico, a tratti boschivo ci porta al santuario mariano della Madonna del Monte per proseguire tra boschi, prati e magredi verso Montereale Valcellina, dove si possono visitare le chiese riccamente affrescate per poi procedere verso Maniago, la città dei coltelli.

Tappa 3: Maniago – Meduno: 18.0 km
Da Maniago ci si spinge a Nord, nella Val Colvera fino a Poffabro, un altro dei borghi medievali della provincia di Pordenone iscritti nell’elenco dei borghi più belli d’Italia, per continuare sul sentiero Frassati verso il Santuario della Madonna della Stangada tra boschi di latifoglie e
scorci di panorami mozzafiato fino al ponte sul Meduna che ci porta a Meduno. 

Tappa 4: Meduno - Clauzetto: 23.8 km
Tra boschi ed aree coltivate raggiungiamo un altro bellissimo borgo: Toppo con il suo castello medievale e paesaggi suggestivi. Si prosegue per Travesio che regala agli occhi lo spettacolo di affreschi e sculture e da Travesio si raggiunge Castelnovo del Friuli con un altro castello e la vista panoramica della  Chiesa di San Nicolò. L’ultima parte della tappa ci porta a Clauzetto, denominato “balcone del Friuli” grazie alla splendida vista panoramica che vi si gode, con la sua chiesa parrocchiale meta di pellegrinaggi dalla metà del XVIII secolo essendo qui custodita la Reliquia del Sangue di Gesù dai presunti effetti miracolosi.

Tappa 5: Clauzetto - Spilimbergo: 28.3 km
Da Clauzetto ci dirigiamo verso l’antica pieve di San Martino d’Asio, in stile misto gotico e moderno, risalente probabilmente all'VIII-IX secolo, per poi dirigerci alle fonti solforose di Vito d’Asio e Anduins e continuare il nostro cammino tra i paesaggi disegnati dal Tagliamento fino al castello di Pinzano e infine alla città medievale di Spilimbergo, nota come la “città del Mosaico” dalle chiese impreziosite da arredi sacri, mosaici e affreschi antichi.

Tappa 6: Spilimbergo - Maniago: 49.5 km
L’ultima tappa del Cammino di San Cristoforo in provincia ci riporta a Maniago, 50 chilometri tra terreni agricoli e boschi in collina, tra corsi d’acqua, magredi, paesaggi suggestivi e capolavori d’arte e architettura. In questo tratto che passa per Lestans (da visitare assolutamente Villa Savorgnan), Sequals, Cavasso Nuovo e Fanna incontriamo ben 8 chiese di grandissimo pregio, borghi dalla bellezza inaspettata, palazzi e preziose ville veneziane. 
https://youtu.be/pdV5aZqeE-E