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Frisanco

Storia di Frisanco

Frisanco, il cui nome deriva dal germanico Freidank, viene citato in un documento nel XIII secolo, mentre Poffabro, dal latino pratum fabri, prato dei fabbri, figura in un atto notarile del 1339.

Curiosa è poi la documentazione storica relativa agli anni compresi tra il 1648 e il 1650, nella quale si riferisce di un processo dell’Inquisizione della diocesi di Aquileia contro delle streghe colte in flagrante sulle pendici del monte Raut. In quel frangente, il borgo si guadagna l’epiteto di “nido particolar delle strege”. Con il declino della Serenissima e la seconda occupazione francese, anche il territorio di Frisanco subisce una robusta ristrutturazione. Il 28 settembre 1810, Poffabro cessa di essere autonomo e viene accorpato nel comune di Frisanco, che diventa capoluogo della Val Colvera.

Le dure condizioni di vita e isolamento che hanno sempre contraddistinto questi luoghi non mutano non mutano nemmeno con l’unione all’Italia nel 1866, semmai peggiorate da una serie di epidemie che falcidiano la popolazione.

Poffabro, nel comune di Frisanco, nel 2003 è stato annoverato dal FAI tra i Cento borghi più belli d’Italia.

Fonte: Friuli.net [LINk a http://www.friuli.net/valcolvera/storia.htm]