Eventi | Manifestazioni | Cronache del bambino anatra | Pordenone with love
Giovedì 20 e venerdì 21 ottobre 2016

CRONACHE DEL BAMBINO ANATRA

Andrà in scena in prima nazionale il 20 e 21 ottobre, alle 20.45, fuori abbonamento, uno spettacolo prodotto dal teatro Verdi di Pordenone insieme all’associazione Malte, che sottolinea la sensibilità del Comunale ai temi sociali e, insieme, la collaborazione con le realtà del territorio e regionali. Si tratta di “Cronache del bambino anatra”, inserito nel più ampio progetto “Gli Imperfetti”, realizzato con il sostegno della Fondazione Crup e con il coinvolgimento delle attrici friulane Maria Ariis e Carla Manzon. Scritto da Sonia Antinori e diretto da Gigi Dall’Aglio,  ruota attorno ai disturbi specifici dell’apprendimento (dsa) , ovvero quei disturbi del neurosviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto di cui in Europa soffrono circa 23 milioni di persone. E solo da qualche anno la nozione di Dsa ha sollevato da un giudizio di valore dei bambini che hanno queste difficoltà!.

“Il testo dello spettacolo – spiega l’autrice - è nato in seguito a due anni di ricerca sul campo, in cui abbiamo incontrato soggetti direttamente colpiti da disturbi cognitivi, ma anche docenti, genitori, studiosi. Ciò che ne è scaturito è semplice come una fiaba, e come una fiaba ha personaggi immediatamente riconoscibili (una madre, un figlio) e una struttura classica, in questo caso smontata a rimontata con salti temporali che tratteggiano cinquant'anni di vita. Da quando “il bambino era bambino”, nei favolosi anni Sessanta, fino ai giorni nostri, questa piccola storia d'amore è punteggiata di quegli ordinari strappi, di quelle incomprensioni e quei ritrovamenti, delle cadute e risalite, che riecheggiano nell'intimo di ogni esperienza umana.  Mentre il bambino si fa adulto e la madre, sempre più fragile, scivola lentamente via, i ruoli si invertono secondo la crudele organicità del ciclo vitale e l'uomo è costretto a riscoprire l'imperfezione più grave, che bilancia e compensa tutte le altre: il suo essere mortale. La scelta di una retrodatazione di qualche decennio consente di mettere a fuoco il problema all'epoca in cui comunità scientifica e società civile non avevano ancora scoperto la vera natura di tali problemi, contribuendo a comprendere conflittualità e disagi che anche oggi continuano a colpire ambiti come scuola e famiglia, dove non tutti sono ancora preparati a comprendere tali “imperfezioni”.

Oltre alla naturale finalità divulgativa il progetto mira con forza a una riflessione più ampia sul rapporto che ogni essere umano ha con le sue imperfezioni e ha l'ambizione di schiudere allo spettatore un momento di arricchimento umano e di conoscenza individuale. La lezione di chi, partendo da uno svantaggio, identificando il problema e sviluppando strumenti adeguati ad affrontarlo, trasforma la rabbia in forza di volontà, ha portata universale.

Prezzo unico 15 euro

my