Asìno
È un prodotto caseario di origine celtica, citato anche in alcune poesie del Seicento, che prende il nome dall'originaria zona di provenienza, ossia il territorio che storicamente era soggetto alla pieve di Asio: Clauzetto, Vito d'Asio e Anduins.
Si distingue per il particolare gusto sapido ed è disponibile in due versioni: l’Asìno morbido, leggermente piccante, e l’Asìno classico, dal gusto più pronunciato.
Storia di un formaggio
Nato con ogni probabilità dall'evoluzione di antiche tecniche di conservazione risalenti al primo millennio D.C., la più antica testimonianza sul formaggio Asìno è quella di Enrico Palladio degli Ulivi, medico, filosofo e storico friulano tra i fondatori dell' accademia degli Sventati di Udine che scrisse: "il formaggio è talmente gradevole ed eccellente alla degustazione, da essere assai ricercato in località anche molto lontane dell'Italia e della Germania, ed è quotato non poco tra le specialità alimentari esotiche. Lo chiamano asìno, dalla comunità di Asio". In un suo componimento sull' antico Friuli si dilunga in una suggestiva descrizione del territorio, da cui emerge la rinomanza e la notorietà di un formaggio, chiamato Asìno, consumato ed apprezzato dentro e fuori i confini della Valle. Ma la storia di questo formaggio è legata a doppio filo con la comunità che lo ha prodotto, che a sua volta nacque e si sviluppò attorno all' antica Pieve d'Asio. Per lunghi secoli questo formaggio ha costituito una ricchezza per la Valle d'Arzino, una specialità da esportare sui mercati più raffinati, nata da una lavorazione unica, tipica di questo territorio.
Ciò che contraddistingue l'Asìno è la cosiddetta salmuerie o salina, una miscela di latte, panna, acqua e sale, con dosaggi che sono stati mantenuti segreti e si sono raffinati nel corso delle generazioni e nella quale il formaggio viene conservato.
Oggi quella del formaggio Asìno è una lavorazione di nicchia, presente solo nei Comuni di Clauzetto, Vito d'Asio e Spilimbergo, in poche selezionate aziende. Negli anni i produttori sopravvissuti allo spopolamento dell'antica zona della Pieve d'Asio, pur adeguandosi alle stringenti normative europee in materia igenico-sanitaria, hanno mantenuto intatto il processo di produzione e di conservazione, che costituisce il marchio distintivo al palato del prelibato Asìno, che ricercato nel gusto e sempre più raro, costituisce una preziosa gemma nel tesoro dei formaggi friulani.
Si può consumare “puro” o all’interno di ricette gustose. Noi ve lo proponiamo insieme a un altro prodotto tipico della zona, nel Trofeo di Pitina con crocchette di mais e formaggio Asìno
Fonte: Consorzio turistico fra le Pro Loco dello Spilimberghese