In bici fra Meduno e Maniago
La Val Colvera offre un ambiente naturale quasi integro e caratterizzato da incredibili contrasti, dalla aspra forra del Bus del Colvera, alla ridente valle, ai boschi e torrenti, all’imponente catena montuosa del Raut. E l’uomo è inserito armonicamente, con una splendida architettura rurale costituita da solide case in pietra con archi e porticati e ballatoi in legno, aggregate a schiera o in piccole corti. Accade così che Frisanco, sia stato nominato Villaggio ideale d’Italia e Poffabro classificato tra i borghi più belli d’Italia. Quindi la boscosa e solitaria Valle Muiè, Navarons, dove originarono i moti insurrezionali del 1864, dalle caratterstiche abitazioni, e poi Meduno e Cavasso Nuovo con i loro palazzi e Fanna dalle tipiche case a corte. Il percorso è abbastanza breve per consentire soste e visite e anche qualche tratto di salita con le bici a mano per i meno allenati.
Il percorso inizia a MANIAGO dalla rotatoria (km 0,0) che si trova in fondo a via Unità d’Italia (SS464, in direzione Fanna). (Qui passa la nuova Ciclovia Pedemontana FVG 3 che da Budoia arriva attualmente a Pinzano). Usciamo dalla rotatoria in direzione Frisanco (via Cassandra a FRATTA, in leggera salita), all’incrocio andiamo a SX (via Brustolo) e subito dopo il ponte sul torrente Colvera, proseguiamo a DX lungo via Battiferri che fiancheggia il torrente (scorci e opere idrauliche). Con una decisa salita, arriviamo all’imbocco della galleria che non prendiamo, entrando a DX (fin qui km 2,2) nella vecchia strada dismessa che in leggera salita percorre una aspra forra, (il Bus del Colvera) fra incombenti pareti rocciose e magnifici scorci sul torrente. Riusciamo sulla strada principale che seguiamo a DX, entrando nella galleria per poche decine di m., fino a trovare uno stretto varco a SX dove riprendiamo la strada vecchia che poco dopo si conclude su quella principale (fin qui km 3,7). (Sulla SX parte una stradina sterrata che conduce in 2,2 km ai Landris, caratteristiche caverne naturali). (Dal ponticello vediamo una grande erosione a marmitta).
Proseguiamo lungo la strada principale, inoltrandoci nella bella Val Colvera, in un paesaggio verde disseminato da piccoli nuclei di caratteristiche abitazioni. Con qualche saliscendi, su strada tranquilla, superiamo il bivio a DX per Frisanco (Il capoluogo è raggiungibile in 1,1 km in salita) e pochi metri dopo troviamo un altro bivio a DX (chiesina di s.Floriano) (fin qui km 6,3). (Se andiamo dritti in 1,0 km in salita raggiungiamo Poffabro). Noi voltiamo a DX e iniziamo una piacevole e quasi ininterrotta discesa lungo la solitaria valle percorsa dal torrente Muiè. Superiamo il bivio per la frazione di Casasola e al termine della valle arriviamo alle porte di NAVARONS. (fin qui km 10,8). Al bivio andiamo a DX, poi a SX e continuiamo per via delle Scuole che in discesa ci porta al ponte sul torrente Meduna. Con una decisa salita usciamo sulla SS 552 (fin qui km 12,6) che collega Tramonti a Meduno. Andiamo a DX su strada talvolta trafficata, attraversiamo la frazione di PITAGORA e entriamo a MEDUNO. Seguiamo la via principale fino al grande incrocio (fin qui km15,4) dove andiamo a DX (indicazione per Maniago). Lungo la SP2, ignorando le laterali, arriviamo al Ponte di Maraldi sul Meduna (fin qui km16,6) (scorci a valle e a monte). Risaliamo e allo slargo (fin qui km 17,6) voltiamo a DX in via Zorutti che ci porta sulla strada interna che prendiamo a SX.
Siamo in via Martiri della Libertà. Mantenendosi sempre sull’asse viario principale, su percorso tranquillo, fiancheggiato dalle abitazioni, attraversiamo CAVASSO NUOVO e arriviamo a FANNA. Lasciamo a DX la piazza col Municipio e quando siamo di fronte alla Chiesa andiamo a SX a poi a DX, e usciamo nuovamente sulla SP2 (fin qui km 21,4) che attraversiamo, prendendo la Ciclovia Pedemontana FVG 3 verso DX che in breve ci riporta sulla rotatoria a MANIAGO, da cui siamo partiti. Abbiamo compiuto un affascinante percorso ad anello di 23,7 km.