CONCERTO PER ANDREA
Il desiderio di un amico musicista, un progetto ambizioso che purtroppo la malattia, e la prematura scomparsa, non avevano permesso di portare a compimento: nasce da qui l’idea del “Concerto per Andrea” che sabato 17 maggio alle 20.45 porterà nel Duomo-Concattedrale di Pordenone l’Orchestra da Camera di Pordenone e il Coro femminile Harmonia per ricordare il Maestro Andrea Tomasi, dal 1992 al 2024 organista titolare e maestro della corale del Duomo di Pordenone, a un anno dalla sua morte.
Il concerto, organizzato con il sostegno deIla Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli in collaborazione con la Parrocchia del Duomo, è stato fortemente voluto da Tamara Sacilotto, presidente dell’Orchestra, con Emanuele Lachin, che sarà sul podio del direttore, per offrire al pubblico l’originale programma che Tomasi aveva a lungo preparato. Si tratta infatti dell’esecuzione in prima nazionale dello “Stabat Mater” del compositore norvegese Kim André Arnesen, un’opera nata nel 2020 su commissione della Cattedrale di Haderslev in Danimarca, con un organico composto da coro femminile e soprano solista, accompagnati da una formazione orchestrale con archi, flauto, oboe, corno, tromba, percussioni e organo. L’opera è ispirata dalla poesia di una bambina malata di cancro. Struggente la poesia “What are children to the Lord?” (“Che cosa sono i figli per il Signore?"), in lingua inglese, scritta dalla bambina aiutata dalla sua infermiera, Jessica McFarland: il dolore della malattia si coniuga col il dolore del Cristo sulla croce. E questo movimento, insieme a “A Mother's Prayer”, su una lirica del poeta Euan Tait, arricchisce il tradizionale inno latino di Jacopone da Todi, dedicando questa struggente pagina a tutti quei genitori che hanno perso il proprio figlio.
“Andrea stava lavorando con molto impegno a questo concerto” ricorda Tamara Sacilotto, “per il quale preparava il Coro Harmonia, formazione che aveva creato da qualche anno per dare forma ad alcuni suoi piccoli progetti. Grazie al nostro comune amico Emanuele Lachin, con l’Associazione Musicale Gabriel Fauré, e all’Associazione Musicale San Marco, con il suo ensemble orchestrale, siamo riusciti a mantenere la promessa di realizzare questo obiettivo a lui così caro”. Nelle parole di commento all’opera lasciate da Tomasi, lo “Stabat Mater” rappresenta una profondità tematica moderna, intrecciando dolore, riflessione e speranza: “Come la Madonna, anche la vita di alcuni genitori è fatta di gioia travolgente e dolore immenso. Nessuna gioia è paragonabile al creare la vita, e nessun dolore è paragonabile al vedere quella vita portata via troppo presto”. Un tema che forse solo la sensibilità universale della musica, unita a un’antica preghiera, può trasfigurare.