Elliott Erwitt. Il mio sguardo sul mondo
Questa esposizione, presentata per la prima volta in Italia, omaggia il talento e la lunga carriera di Elliott Erwitt. È promossa dal Comune di Pordenone con CRAF - Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia e Contrasto, curata da Alessandra Mauro.
Pochi autori hanno saputo guardare e interpretare il mondo come lui. Tra gli sguardi più interessanti, innovativi e originali del secondo dopoguerra, in anni e anni di lavoro Erwitt ha percorso il mondo, lo ha osservato con partecipazione e sguardo critico, ha voluto conoscerlo e interpretarlo, senza per questo perdere mai la voglia di farsi sorprendere dai mille aspetti curiosi, tragici o teneri in cui la vita si è manifestata di fronte a lui e alla sua macchina fotografica. Così, le sue celebri immagini sono diventate un riferimento per tutti, uno specchio nel quale guardarsi e rintracciare i momenti della nostra storia più o meno recente. Perché la fotografia di Erwitt, con il suo inconfondibile stile, ha la qualità di riuscire a essere semplice senza mai semplificare.
Ma non ci sono solo le foto che lo hanno reso famoso nel tempo, le “icone”, per così dire, che tutti amano e conoscono. Recentemente, Elliott Erwitt ha voluto tornare a consultare i suoi archivi alla ricerca di quelle immagini che per una serie di ragioni, non sono mai state pubblicate e che pure, meritano di essere ritrovate e non certo perse.
Così, dai cassetti della memoria e dai faldoni dove si conservano i provini, è riaffiorata una serie di nuove, preziose immagini che confermano la straordinaria capacità di visione, il tocco leggero e sapiente, l’ironia sottile che non diventa mai sarcasmo, di Elliott Erwitt.
Alla Galleria Harry Bertoia saranno esposte quaranta fotografie divise in due gruppi, una selezione di fotografie “nuove”, raccolte poi nel volume Ritrovate, non perse (Contrasto, 2021) che appunto presenta gli inediti di Erwitt, a confronto con le grandi immagini iconiche, quelle che da sempre ci fanno sognare e che hanno costruito la fortuna e la fama del suo autore.
Insieme, queste due sezioni offrono l’opportunità di conoscere, e riconoscere, la nascita di uno sguardo, quello unico di un maestro della fotografia che ha fatto del suo punto di vista – sempre ironico, appassionato ma anche sensibile e partecipe nei confronti degli ultimi – uno stile inconfondibile e inarrivabile.
Visite alla mostra al costo del solo biglietto d’ingresso nelle seguenti date:
- domenica 13 novembre ore 16:00
- venerdì 25 novembre ore 19:00
- domenica 11 dicembre ore 16:00
- domenica 8 gennaio ore 16:00
- domenica 22 gennaio ore 16:00
- domenica 5 febbraio ore 16:00
La mostra resterà aperta dal giovedì alla domenica ore 15:00-19:00. - Chiuso il 25 dicembre e il primo gennaio - Ingresso € 5,00
Elliot Erwitt nasce a Parigi, figlio di emigrati russi, il 26 luglio 1928. Presto con la famiglia si trasferisce in Italia e trascorre gli anni della formazione a Milano. Sfuggendo alle leggi razziali, nel 1938 torna di nuovo a Parigi e da qui un anno più tardi, negli Stati Uniti, stabilendosi prima a New York e poi a Los Angeles. Durante gli studi alla Hollywood High School, Erwitt lavora in un laboratorio di fotografia sviluppando stampe “firmate” per i fan delle star del cinema: così avviene il suo “apprendistato fotografico”. Nel 1948 incontra personalità come Edward Steichen, Robert Capa e Roy Stryker, che diventano suoi mentori. Dal 1951 fotografa per varie pubblicazioni, lavorando anche per l’esercito americano. Nel 1953 Robert Capa lo invita a unirsi a Magnum Photos, una volta congedato dall’esercito. I libri di Erwitt, i reportage giornalistici, le illustrazioni e le sue campagne pubblicitarie sono apparse su pubblicazioni di tutto il mondo per oltre mezzo secolo. È autore di molti
libri di fotografia e ha esposto le sue opere nei più importanti musei e gallerie del mondo. Attualmente vive a New York, dove risiede dai primi anni Cinquanta.
Informazioni
Comune di Pordenone Museo Arte - Galleria Beroja
0434 392935