Il segno infinito
Romano d’adozione, Luigi Boille, protagonista tra i maggiori dell’Informale europeo, era pordenonese di nascita ed è la sua città d’origine a volergli dedicare la prima grande retrospettiva a pochi mesi dalla sua scomparsa.
Un'ampia e attenta selezione di sue opere, oltre 140 - quasi tutte concesse in prestito dall’Archivio Luigi Boille di Roma - sarà esposta dal 16 aprile al 2 ottobre alla Galleria d'arte moderna e contemporanea Armando Pizzinato (PArCo) di Pordenone, per iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune friulano. La mostra è curata da Silvia Pegoraro.
Questa grande mostra retrospettiva di Pordenone si propone come un percorso significativo attraverso l’arte di Luigi Boille: 65 anni di ricerca - dal 1950 al 2015, anno della scomparsa dell’artista – testimoniati da oltre 140 opere (olii e tecniche miste su tela, tempere, grafiche). Tra di esse, molti i lavori inediti o esposti solo in mostre internazionali in anni lontani, e da allora non più visibili, come la grande tela Empreinte structure, realizzata per l’ormai mitico International Festival Osaka/Tokyo del 1958, a cura di Michel Tapié e Jiro Yoshihara.
L’esposizione è promossa e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone in collaborazione con l'Archivio Luigi Boille di Roma, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il sostegno della Provincia di Pordenone.
Inaugurazione: sabato 16 aprile 2016 alle ore 18.00
Vernice per la stampa: venerdì 15 aprile alle ore 11.30
Orari: Da mercoledì a domenica: 15.00 – 19.00;
Ingresso: Intero € 3,00, ridotto € 1,00.
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