Il Teatro Verdi di Pordenone celebra la Giornata della Memoria ancora con una serata speciale, dedicata a musiche (e musicisti) che ricordano la tragedia dei campi di sterminio e le discriminazioni razziali, la repressione politica e le persecuzioni: pagine del Novecento intrecciate con la Storia e con vite che ci hanno preceduto in anni non ancora così lontani.

Quest’anno, martedì 27 gennaio, alle 20.45, lo farà ospitando sul palco Josef Suk Piano Quartet, un quartetto praghese di grande talento che proporrà l’esecuzione brani di raro ascolto e di alto valore artistico.

Prima del concerto, una prolusione affidata a un ospite speciale: il direttore artistico del festival pordenonelegge.it Gian Mario Villalta, nonché professore, scrittore e poeta. Attraverso la sua testimonianza il Teatro, nel segno della partnership con il festival, intende lanciare un messaggio simbolico, anche alla luce dei recenti fatti che hanno sconvolto Parigi: l’eterna sopravvivenza dell’arte, anche di fronte alle atrocità. Arte e cultura che, dunque, non possono mai essere vittime della violenza.