... Libri, libri e libri per "noi tutti"...
La biblioteca personale di Ado Furlan, acquisita di recente dalla Fondazione, si è venuta formando per la maggior parte durante il soggiorno dell’artista a Roma, tra il 1939 e il 1942. Come si evince dalla corrispondenza con la moglie Ester, un piccolo nucleo esisteva già prima del suo approdo nella capitale e l’incremento della raccolta proseguì certamente – anche se con minore intensità – nel dopoguerra quando, stabilitosi nuovamente in Friuli, fu tra i promotori dei premi letterari della Pro Pordenone, che gli permisero di conoscere o riprendere i contatti con scrittorie poeti quali Aldo Camerino, Giovanni Comisso, Pier Paolo Pasolini e Diego Valeri. Oltre che di testi in rapporto con la sua attività di scultore, essa è costituita di libri di soggetto vario (classici greci e latini, letteratura, filosofia, storia, viaggi, guide dicittà, ecc.), scelti non tanto con criteri da bibliofilo in senso stretto, quanto con l’intento di contribuire «alla perfezione spirituale della famiglia», offrendo alla moglie e ai figli ancora piccoli le basi per la formazione di una solida cultura. Quei libri, acquistati con grande sacrificio e spediti da Roma a Pordenone entro casse di legno insieme con gli oggetti più disparati, hanno superato indenni non solo le traversie della guerra e i trasferimenti da una casa all’altra, ma anche le inevitabili e spesso dolorose divisioni ereditarie. Oggetto di una sommaria inventariazione effettuata in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di mio padre, i volumi in questione si sono rivelati molto importanti per la ricostruzione del suo profilo intellettuale e di artista. Tuttavia essi hanno anche un valore intrinseco, rappresentato dal numero – circa duemila – e dal pregio di numerosi esemplari, diversi dei quali contraddistinti da dediche. La curatela della mostra si deve ad Alessandro Scarsella, che ha proposto un’intelligente chiave di lettura articolata in sei distinte sezioni: cinquecentine, edizioni del Sei-Settecento, la grande patria-Roma, miti e antimiti mussoliniani, Futurismo e altre militanze, Novecento e altra letteratura. A queste si aggiungono una sezione introduttiva, che raccoglie i principali libri citati da Ado Furlan nelle lettere indirizzate alla moglie Ester, e una seconda sezione, di carattere storico-artistico, composta da volumi scelti da Alessandro Del Puppo. Completano l’esposizione alcuni testi significativi di letterati con cui Furlan è stato in rapporto (Pound, Pasolini) e di artisti per i quali ha nutrito un particolare interesse (Jacopo della Quercia, Martini). Con la presente rassegna, organizzata nell’ambito delle giornate di pordenonelegge.it, la Fondazione Furlan intende non solo far conoscere al pubblico i libri raccolti dallo scultore pordenonese nel corso della sua vita, ma anche avviarne lo studio e, compatibilmente con il sostegno delle istituzioni, renderne possibile la consultazione.
L'inaugurazione è in calendario per sabato 17 settembre 2016 alle ore 17.00
Orario di apertura della mostra
dal 14 al 18 settembre 2016: mercoledì-domenica 10.30-12.30 / 16.30-19.30
dal 20 settembre al 22 ottobre 2016: martedì-sabato 17.00-19.30