Organo veneziano della Chiesa del SS. Corpo di Cristo
Documento unico della scuola organaria veneziana del Cinquecento, tramite ideale per l'interpretazione della musica dei grandi organisti della Basilica di S. Marco.
Lo strumento fu commissionato nel 1532 dai nobili di Valvason a Vincenzo Colombi, celebre organaro originario di Casale Monferrato e operante a Venezia.
Nel 1535 furono ordinate al "marangon" Stefano di Venezia la costruzione della cassa e della cantoria; Girolamo da Venezia venne incaricato di eseguire gli intagli e il pittore Giovanni Antonio da Pordenone le portelle; nel 1538, Tommaso da Udine completò la stupenda cassa con la doratura . Morto nel 1539 il Pordenone, le portelle vennero successivamente concluse da Pomponio Amalteo (1544). Il pittore sanvitese, tra il 1551 ed il 1552, dipinse anche le formelle della cantoria, i due fregi ad affresco ed i fianchi del cassa.
Più volte riformato nei secoli e ridotto al silenzio dopo la prima guerra mondiale, l'organo nel 1974 è stato rimesso in efficienza dall'organaro padovano Alfredo Piccinelli.
Nel 1999 venne definitivamente ripristinato da Francesco Zanin di Codroipo secondo criteri filologici e approfonditi studi scientifici. Approfondisci
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