Torri, portici e palazzi: il borgo antico di Spilimbergo
Borgo di antiche origini, ebbe grande splendore nel Medioevo e nel Rinascimento.
Come conseguenza dell’impetuoso sviluppo commerciale, nel ‘300 il piccolo nucleo abitato, sorto attorno al Castello, crebbe a dismisura, tanto che furono erette tre successive cinte murarie.
La Torre Orientale, eretta nel 1304, faceva parte della prima cerchia.
Tra i palazzi si può ammirare la Casa Dipinta, affrescata nel XVI secolo con scene della vita di Ercole.
Superata la Torre, si aprono il Borgo di Mezzo e il Borgo Nuovo, tagliati a metà dal Corso Roma, asse portante della città storica.
Lungo questa via le famiglie arricchite edificarono tra il ‘500 e il ‘700 i loro palazzi con i bei portici (un tempo su entrambi i lati del Corso), in particolare il Palazzo Monaco (del XVI secolo), dalla facciata affrescata, con le aperture gotiche, che si congiunge ai resti di Palazzo Cisternini, di cui rimangono solo le colonne con i fregi e le decorazioni (fu bruciato nell’anno 1799).
Di fronte ai resti di Palazzo Cisternini si trova il settecentesco Palazzo Marsoni-Asquini. Fra questi due palazzi passava la seconda cinta muraria.
Da qui possiamo ammirare Corso Roma, una scenografia di palazzi, case, caratteristici vicoli che si dipartono a pettine a nord e verso sud, portici e colonne in fuga, fino alla Torre Occidentale, costruita nel 1339, che faceva parte della terza cerchia di mura.
Fonte: sito del Comune di Spilimbergo