DA CLAUT (616) ALLA CASERA PODESTINE (M 1015) | Pordenone With Love
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DA CLAUT (616) ALLA CASERA PODESTINE (M 1015)

Da Claut si raggiunge per strada asfaltata Lesis m 664 graziosa frazione dove si lascia la macchina negli appositi parcheggi predisposti dal Parco naturale delle Prealpi Carniche, al Pian del Muscol. A piedi o con gli sci si risale la carrareccia che, seguendo il corso del torrente Cellina, porta alle Stalle Parentonia che sorgono su aperti prati. Da lì con alcuni tornanti in un'ora e mezza ci si alza fino al Pian di Cea m914. Siamo alla prima sorgente del Cellina, punto d'origine dell'intero sistema fluviale pordenonese.

Si lascia a destra la stradina per Casera casavento e Forcella Clautana; poco lontano dalla Casera sono state individuate nel 1994 presunte impronte fossili tridattili del dinosauro. Noi, invece, imbocchiamo l'ampio vallone chiamato Grave di Gere. Il nome richiama subito il fondo sassoso e ghiaioso che costituisce la caratteristica di questo luogo. In generale qui si possono sempre usare gli sci di fondo per la presenza di neve che tende a durare data la quota e l'esposizione.

Sullo sfondo si staglia il Monte Cornaget 2323 m la cima più elevata dell'intero gruppo montuoso ancora poco esplorato in profondità. La sensazione d'isolamento che si prova d'inverno è fortissima. L'ambiente è piuttosto aspro e fino a pochi anni or sono, con l'eccezione di qualche boscaiolo, era rarissimo incontrare qualcuno. Per oltre un'ora si percorrono queste ghiaie, seguendo tracce irregolari e puntando a dove la valle si chiude.

Si arriva così (tre ore da Lesis) alla Casera Podestine m 1015, fino al 1992 pochi ruderi che ricordavano la dura vita dei pastori. La Casera ora è stata completamente rifatta con grande buon gusto ed è diventata struttura di servizio del parco delle Prealpi Carniche.

L'interno, veramente di classe, si presenta molto funzionale e può fornire sostegno e riparo molto efficace per lo sci-escursionismo. Suggerisco di portare al seguito, come sempre dovrebbe essere, una buona carta topografica (ad es. tabacco Editore) per fare il punto sulle montagne circostanti suggestive e sconosciute. Ciò permetterà di programmare anche per la stagione estiva gite di elevato valore paesaggistico.

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