THE STRANGLERS+BUZZCOCKS+RUTS DC LIVE - PN BLUES FESTIVAL
THE STRANGLERS
Formatisi nel 1974, gli Stranglers hanno abbracciato il movimento punk della fine degli anni Settanta. Ma sia la loro musicalità che la loro energia trascendono il genere, creando un suono unico. I loro primi tre album (Rattus Norvegicus, No More Heroes e Black and White) furono pubblicati a distanza di ben 13 mesi l’uno dall’altro, ottenendo singoli di successo con “Peaches”, “No More Heroes” e “Walk On By”. Altri successi seguirono con “Always The Sun”, “Strange Little Girl” e la mercuriale “Golden Brown”, oltre a molti altri, facendo guadagnare al gruppo 24 singoli da Top 40 e 19 album da Top 40 in una carriera che abbraccia sei decenni diversi. Con questo sound unico, che combina un brillante tocco melodico con un’aggressività oscura e una disinvoltura senza sforzo, gli Stranglers sono oggi riconosciuti come una delle band più credibili e influenti emerse dall’era punk. L’ultimo album della band, Dark Matters, ha raggiunto la top 5 del Regno Unito nel 2021 ed è stato il loro album più alto in classifica da 38 anni a questa parte, dimostrando che gli Stranglers sono ancora una forza creativa con cui fare i conti. Dark Matters ha ottenuto un ampio successo di critica ed è stato descritto da molte riviste musicali come “il loro miglior album degli ultimi quarant’anni”. Gli Stranglers continuano a esibirsi dal vivo, annunciando di recente che il loro tour nel Regno Unito del 2021, riprogrammato a causa della pandemia globale, sarà il loro ultimo tour britannico a produzione completa. Il fondatore degli Strangler Jean-Jacques Burnel e il suo co-frontman Baz Warne sono pronti a portare sui palchi e nei festival di tutto il mondo, nel 2022, uno spettacolo rauco e celebrativo di questo importante canone musicale britannico.
BUZZCOCKS
Pete Shelley e Howard Devoto formano i Buzzcocks a Bolton nel febbraio 1976. La band, completata con l’aggiunta di Steve Diggle e John Maher, apre per i Sex Pistols a Manchester il 20 luglio, a seguito del noto concerto alla Lesser Free Trade Hall che Devoto e Shelley avevano organizzato il mese precedente.
Seguono concerti a Manchester e a Londra e, alla fine del 1976, i Buzzcocks diventano uno dei primi gruppi a formare una propria etichetta discografica indipendente, la New Hormones, con la quale pubblicano l’ormai leggendario e fondamentale EP “Spiral Scratch”. L’anno successivo vede la partenza di Devoto e l’assunzione del bassista Steve Garvey. Nell’agosto del 1977, la band firma un contratto di registrazione con la United Artists Records e pubblica il singolo di riferimento “Orgasm Addict”. A questo segue rapidamente “What Do I Get?”, che entra per la prima volta nella classifica dei primi 40 singoli del Regno Unito ed è il primo di una serie di singoli da classifica. Nei tre anni successivi, i Buzzcocks fanno numerosi tour e pubblicano una trilogia di album eccezionali: Another Music in a Different Kitchen, Love Bites e A Different Kind of Tension, oltre alla popolarissima e influente compilation Singles Going Steady. Nel 1981 la band si separa per intraprendere nuovi progetti. Nel 1989 la nuova formazione Shelley/Diggle/Garvey/Maher torna in tournée in tutto il mondo a grande richiesta. Da allora, il sodalizio Shelley/Diggle è stato al centro di un’attività sostenuta e di successo senza pause, costellando anni di concerti di alto profilo fino ad oggi con sei album in studio di successo e ben accolti, culminati in The Way del 2015. Pochi hanno avuto la longevità e l’energia creativa sostenuta per produrre il flusso apparentemente infinito di canzoni pop davvero originali e fantastiche che Pete Shelley e Steve Diggle hanno costantemente realizzato negli ultimi quattro decenni. Con la prematura scomparsa di Pete Shelley nel dicembre 2018, i Buzzcocks hanno continuato a suonare dal vivo con il membro fondatore, Steve Diggle, alla voce. Steve ha cantato con la band fin dall’inizio, scrivendo 50 canzoni, tra cui i successi “Promises”, “Fast Cards” e “Harmony in my Head”. Sarà affiancato dall’attuale formazione di lunga data, composta da Danny Farrant (batteria) e Chris Remington (basso), che eseguirà tutti i classici successi dei Buzzcocks e non solo.
RUTS DC
Ruts DC è una band punk rock nata a Londra nel 1978. Sono passati più di quarant’anni da quando si sono incontrati; all’inzio i Ruts Dc erano “chitarre a filo spinato, poesia appassionata e armi ritmiche insieme da qualche parte in una Londra che probabilmente non esiste più”, come raccontano nella loro biografia. Le canzoni di Ruts e Ruts DC si muovono con una forza precisa, determinata; i loro testi sono di rabbia eloquente e aggraziata. Nessun thrash a due accordi, con urla sopra le righe.
Attualmente stanno lavorando al nuovo disco “Counterculture?”, tanto atteso dopo l’acceso album “Music Must Destroy” del 2016. “Counterculture?” nasce dalla volontà di “contrastare, opporsi e riparare. Se sei uno spettatore, non fai parte della controcultura. “Counterculture? Per noi, è sempre stato così – afferma il bassista e cantante John “Segs” Jennings, che prosegue – Siamo sempre stati fuori e lo siamo ancora. Va bene essere un mostro”. Il disco uscirà ufficialmente nei negozi di tutta Europa il 21 aprile 2023, per Sosumi Recordings/Code 7 Distribution. Tra il 10 e il 28 maggio 2023 si svolgerà un tour nel Regno Unito di 14 notti, con altri spettacoli in Europa e nel Regno Unito che seguiranno per tutto il 2023.
Info e biglietti: https://www.pordenonebluesfestival.it/eventi/the-stranglers-buzzcocks-ruts-dc/
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